Calcagne

Lunita, ti so là.
So che ci sei, pallida, macchia d’inchiostro.
Chi ti disegnerà se non riesco a trovarti?
Chi ti sognerà?
Che ubriaco ti guarderà?
Chi, dimmi.

Fammi almeno sbirciarti alla sfuggita!
Dai un punto d’appoggio ai miei raggi.
Si perdono …

Ti supplico.
Forse solo io so che esisti.
È amore. È sesso. Siamo noi.

Ma so anche che non ricordi.
Non hai memoria, amore.






Funerales Solares
Maputo, Mozambique / Roma, Italia
2010/2012

Buio


Buio.
Nero. Oscuro.
Senza limiti. Infinita oscurita. Buio.

Peccato che stendo i miei raggi e
so che non posso andare oltre.
La.
C'e il confine.
I mattoni che mi intrappolano.

Non posso.
Sono solo una piccola stella detta sole.

Non sono mica acqua, io.







 
 
 
Funerales Solares
Maputo, Mozambique / Roma, Italia
2010/2012

Fisica




S’allunga.
Si stira.
S’allarga.
Cemento.

Si spande.
S’illumina.
S’infatua.
Mattoni.

La vita del sole sepolto non rende.
Chiuso in camere labirintiche.
Ti voglio.
Ti desidero.
Ti sto sudando, adesso.
E mi ricordo nozioni elementari, massa, volume, materia.

No, no.
No.
La risposta al dilemma è sempre stata sulle labbra della stregona di Fisica.



Funerales Solares
Maputo, Mozambique / Roma, Italia
2010/2012



poste italiane... ♫

Funerales Solares
Maputo, Mozambique / Roma, Italia
2010/2012
 
 
 


...invitacion a darnos las manos, y si,
a dar la vuelta al mundo,
mientras descubrimos quienes somos...



Peccato


Funerales Solares
Maputo, Mozambique / Roma, Italia
2010/2012
 

Peccato.


Era lui che la voleva raggiungere.
In effetti, con i suoi raggi.
Si stirava.
Ma, bloccato, dove arrivava?
Al nulla.
Prova che prova.
Cosa e cosa.
Niente.
Rosso. Mattoni.
Buio. Stanchezza.


Avendo raggiunto il massimo,
raggiunti a rinchiudere il sole, cos'altro volevano questi?
Forse rinchiudere se stessi,
così che nessuno avrebbe più sbagliato strada,
nessuno avrebbe più sputato nell'angolo,
nessuna masturbazione fuori posto.


Senza peccati, tutto sarebbe stato così bello.

tutto succedeva





Tutto succedeva.

Tutto succedeva.
Governi cadevano,
asteroidi si alzavano sull’orizzonte,
casalinghe sputavano sui loro figli,
accadeva che
i buchi sull’acqua sapprofondivano.
E Lui cercava.

La ricerca era diventata per Lui l’ossigeno sul quale bruciare,
uomini senza cuore toccavano di luce oggetti senza speranza,
impiegati splendevano in raggi meravigliosi,
teneri politici saltellavano davanti alle telecamere,
donne stupite bruciavano mutande.
Era arrivata l’ora
Quando i bambini si uccidevano uno all’altro.

E Lui cercava.

Innamorato e sepolto, lui la cercava
Lei,
che non si vedeva più.

A forza di concentrazione
dei suoi raggi,
A forza di allungamento
dei suoi raggi,
A forza di proiezione
dei suoi raggi,

lasciava morire il mondo.




Funerales Solares
Maputo, Mozambique / Roma, Italia
2010/2012
asi fue nomas la cosa...
y una vez mas, broken heart!
cuantas veces en la vida se puede partir el alma y el corazon? esto para en algun momento? es una caracteristica de cada uno, de la personalidad, o le pasa a todo el mundo?

no se, esa busqueda que empece, ya sabia que no iba a ser el maximo de la felicidad, pero ahora tengo una parte del resultado en la mano, no huele bien, y me fastidia
tambien podria ser que me pusiera a recordar buenos momentos hasta quedar ebria de memorias....
es una posibilidad

otra es implotar como una galaxia hasta crear un agujero negro vortice,
queria escribir vortice, linda palabra, no?
como escaleno, oh! bellisima!

un arroyo de las sierras con una botella de vino blanco enfriandose enterrar en la orilla y unas retamas perfumadas de amarillo
nada mas


propiedad


de mi vida, de mi blog, de mi placer y mi deseo
de mi existencia terrena y de mi almita en pena
de mi boca, de mi culo, de mis pies
de mi trabajo, de mi inconstancia, de mi ternura

quiero los
 títulos, los certificados, los sellos, todos
no voy a esperar,
esta mañana me levanté despierta, ahora o ... quién sabe cuándo

frenética busco, y me detengo
acelero, leo, llamo, cuelgo, pienso, río
tomo café y converso tonterías
sigue la búsqueda
y el encuentro
y pienso, pienso, sintiendo mi pensar
vuelvo a llamar

todo huele a hoy.

under-everything... they've buried it down


Funerales Solares
Roma, Italia
2010





Il sole chiuso




Il sole chiuso


Funerales Solares
Roma, Italia
2010



Questo era un sole che non splendeva, era un sole che solo illuminava dei mattoni vicini.
E i mattoni guardavano lui.
Con tutta la loro argilla assorbivano la sua luce. Felici. Secchi. Caldi.
Lui invece sapeva che c’era dell’altro.

Pensava lei. Corpo nel buio aspettando la luce.
I suoi raggi si allungavano, creando lei.
Si allungavano. Trovando i mattoni belli, rossi, asciutti.
E poi, sì.
Mani scavando nelle profondità insospettate, raccapriccianti, cercando una mattonella per fermare del plastico che svolazza.
E lui sì,
intuendo la vicinanza, intensificando il raggio e puntandolo.
Il corpo viene illuminato. Splende.
Come se fosse una luna nuova.

no sun no day no life...

Funerales Solares
Roma, Italia
2010















censura

...y auto censura


credo questo post meriti esser scritto in italiano, dato che é da quando sono arrivata quà che la mia produzione artistica è andata ai monti...
è stato anche proprio per questo che son riuscita ad organizzare questo blog, dato che non avevo più la valanga di immagini potevo dargli una forma al insieme
ma comunque resta il fatto della difficoltà creativa e sebbene è vero che la creazione ha bisogno della esperienza vitale, quando una si ferma per tanto tempo vengono le vertigini... e la saudade

ma come nel amore, alle volte c'è un desiderio senza oggetto (o soggetto?) comunque tante volte una ha la voglia di innamorarsi, perche ci piace come siamo innamorate (?) ma non trova l'essere umano a chi torturare col nostro amore ♥
già, la voglia c'è e s'accumula, scoppierà presto? 
forse l'inverno sia d'aiuto, anche se l'idea del freddo e la pioggia non è proprio allettante






d'altra parte:
se a tanti di voi v'è piaciuto il blog, lasciatemi un comment... addoro le coccole : ) e a chi non piaciono?

Featured Character: Abedul Al-Dil Balá


my Control Freak Inner Dwarf

As I was a kid, my mum would read me to sleep these amazing traditional tales from around the world that to the present day I distinctively feel as a part of myself.
They were published in an incredible set of books within the much wider and more ambitious project called Centro Editor de América Latina  which certainly changed our cultural lives as kids then, and still today influences our ways of learning and enjoying culture diversity.
Since my foundations root in this diversity, it is not to wonder I am a multiform person, and every now and then I come to facts with the many characters living inside me.
All this goes to introduce you to the newly individuated, little but not powerless star-in-me: My Control Freak Inner Dwarf, aka Abedul Al-Dil Balá.

He is minute, as said before, and for that I tend to undervalue his strength, yet he has a way of getting along with it that I would not really notice until too late that he’s freaking out of his (and therefore mine, as well) mind.
He moves openly and acts directly, and he reasons with me, he seems harmless and confident while presenting the case’ pros & cons, and “always” leaves the ultimate choice to me.
But like Sharazade, has such a power of seduction that I cannot help surrendering. [sigh!]
So I would find myself “rationally” making sense, when instead I am just being overpowered by Abedul once AGAIN.
He is lucid and wise; he is a tough guy and knows the facts, and appealing to real past experiences, he traces the sketches of how the future will certainly be.

But ¡alas! He has one MAJOR defect, and that’s he lives IN me, for his utmost misfortune has never gone out, not even for a short holiday tourism or a scholarship exchange. And since he doesn’t know the outer space, has no external elements to add to his control passionate essential equation: LIFE.
He lacks variables. His predictions are often correct, but that’s the thing: OFTEN. For in many occasions we (he & me) have not been able to actually see what would have happened if we wouldn’t have been so focused on “our perfect plans” and would have just let the magic carpet flow to whatever destination it felt to go.

So, since it is not but recently that I have come to sharpen his looks, my search for a compromise has not ended yet.
However, I cannot help wondering how it’d turn out if I introduce him to a sexy, gorgeous, veiled gal to hypnotize him at least from time to time.

By the way, written at 5:30 a.m. of a filthy sleeping night.




A picture of Mr. Abedul
Complete Album -coming soon-





if you have freak control dwarf worse than mine or simply liked the pic&tale
thanks for sharing it around